La vita sentimentale a Torino si faceva sempre più dura e triste, per una come me che faticava a conquistare un uomo. Ero solita iscrivermi a diversi siti di incontri a Torino, il più delle volte però senza ricevere alcun tipo di apprezzamento da parte degli uomini, probabilmente interessati solo alle belle ragazze, non certo ad una come me che, con qualche chiletto di troppo ed un viso troppo pulito, non facevo gola alla maggior parte degli esponenti del sesso maschile.
Quella sera chiamai Luca, il mio amico di sempre (anche lui di Torino), per una partita alla Playstation: quando ero triste ero solita distrarmi così, e sicuramente la sua compagnia avrebbe potuto aiutarmi a stare un po’ meglio ed a risollevare il mio morale. Luca era il classico bello ed impossibile: pettorali scolpiti da anni di continuativa palestra, viso dolce e labbra carnose, e poi simpatico da far paura. Insomma, il classico uomo che io avrei potuto solo desiderare, di certo non avere.
Ad un certo punto, mentre giocavamo, spesso prendendoci anche bonariamente in giro, Luca mi poggiò la mano sulla coscia. Non capivo cosa stesse succedendo, non capivo perché lo avesse fatto ma quel gesto aveva risvegliato in me una infinita voglia di essere sua: decisi di sedurlo, nonostante io non fossi affatto bella, o quantomeno era così che mi sentivo.
Presi la sua mano e la spostai verso il mio interno coscia, facendogli sentire quanto fossi ormai calda e pronta ad accoglierlo, se solo avesse voluto. Dai miei slip iniziava a colare il mio nettare profumato, segno che mi aveva fatto eccitare anche il solo pensiero di essere penetrata da lui. E tanto bastò per aumentare anche la sua eccitazione: Luca, infatti, prese la mia mano e la spostò sui suoi pantaloni lì dove il suo membro stava crescendo inesorabilmente di dimensioni. Lo liberai dalla gabbia dei suoi slip umidi, ed iniziai a toccarlo mentre lo guardavo intensamente negli occhi.
Lui, invece, con le sue dita disegnava un cerchio intorno al mio bottoncino del piacere, facendomi sentire delle fantastiche pulsazioni a metà tra il piacere ed il dolce dolore. Fu un momento bellissimo, perché sentii che per un uomo bello come lui ero unica, ero bella, ero eccitante.
Mentre facevo questi pensieri, Luca guardò le sue dita uscire dal mio ingresso del desiderio e vide che erano bagnatissime. Capì che ero pronta per accoglierlo così si mise su di me, mi fece allargare le cosce e poi mi penetrò, iniziando a muoversi prima dolcemente e poi con sempre maggiore velocità: io mi bagnavo sempre di più ed ero sempre più pronta ad essere sua, finché Luca, tra un sospiro ed un gemito, non mi fece capire che era pronto per farmi sentire tutto il suo caldo miele. Capendo dalle sua pulsazioni che era pronto, gli dissi che potevo accogliere tutto dentro di me e nel farlo sentii contrazioni stupende provenire dal mio ventre: il primo orgasmo vaginale che avessi mai avuto, stava avvenendo adesso grazie al corpo sensuale di Luca, che da quel momento divenne il mio unico amante.
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